L'uomo senza volto, Kevin Nacar

16.05.2025

CAPITOLO 1: LA NOTTE DEL TERRORE:


14 aprile 2002, stazione dello sceriffo di Springfield. La pioggia scendeva incessante, martellando i tetti e le strade con una furia che sembrava voler cancellare ogni traccia di vita. I fulmini squarciavano il cielo scuro, illuminando brevemente le strade desolate e ghiacciate della cittadina. Era una notte tempestosa, e la caserma dello sceriffo era immersa in un'oscurità inquietante, interrotta solo dalle fioche luci dei lampioni lungo il marciapiede.

Dentro la caserma, il vicesceriffo John Monroe e lo sceriffo Steven Zuck tentavano di scaldarsi con tazze di caffè bollente. Il calore delle loro bevande contrastava con il freddo e l'umidità che permeavano l'edificio. La caserma era quasi vuota, eccetto per una cella che ospitava un uomo misterioso, noto agli abitanti della zona come "l'uomo senza volto". Il suo nome evocava paura e inquietudine, e solo il pensiero della sua presenza faceva rabbrividire chiunque.


L'uomo senza volto era stato avvistato numerose volte durante le notti tempestose, sempre a seguire e spiare le persone. Si nascondeva dietro alberi o automobili, e la sua figura nera e indistinta si mimetizzava con l'oscurità della notte. Le testimonianze descrivevano l'individuo come una presenza inquietante, con una maschera nera priva di bocca, naso e occhi, e un cappello di tipo hamburg che accentuava il suo aspetto sinistro.

CAPITOLO 2: L'INIZIO DEL MISTERO:

Tutto cominciò circa otto o nove ore prima, verso le sei del pomeriggio. Il cielo era già grigio e minaccioso, con il sole nascosto dietro nuvole dense. Rose Smith, una ragazza di quindici anni, tornava a casa dopo un progetto extrascolastico. Mentre camminava lungo il marciapiede, avvertì un crescente senso di essere osservata. Si girò di scatto e scorse una figura nera che la seguiva. L'individuo, accortosi di essere stato scoperto, si nascose furtivamente dietro un albero.

"Ti ho visto, bastardo," urlò Rose con tono deciso, il cuore che le batteva forte. "Esci fuori, bastardo, ora chiamo lo sceriffo!"

Con il telefono in mano, compose rapidamente il numero della polizia. Gli agenti arrivarono dopo circa dieci minuti e trovarono effettivamente l'uomo senza volto, immobile e muto, con il volto coperto da una maschera nera. Lo portarono in caserma per essere interrogato e identificato. La sua apparente indifferenza e il suo silenzio inquietavano ulteriormente.


CAPITOLO 3: L'UOMO SENZA VOLTO:

Durante la notte, il vicesceriffo John Monroe decise di controllare l'uomo senza volto. Si avvicinò alla cella, ma quando arrivò davanti alla porta, trovò solo il vuoto. L'uomo era scomparso senza lasciare tracce. L'allerta fu immediata e le pattuglie locali iniziarono una ricerca disperata, ma l'uomo senza volto era svanito nel nulla.

Circa due giorni dopo, il 16 aprile, una tragedia colpì Springfield: Rose Smith fu trovata morta nella sua camera, senza segni evidenti di violenza. Accanto a lei, una penna e un foglio con la frase: "uomo senza volto, da te mi farò prendere". Lo sceriffo Zuck, inizialmente confuso, avviò un'indagine approfondita e scoprì che la ragazza era stata testimone dell'uomo senza volto. Quel messaggio inquietante sembrava essere la chiave per capire l'enigma.

CAPITOLO 4: IL CRESCENDO DEL TERRORE:

Le morti misteriose iniziarono a diffondersi in tutta Springfield. Ogni vittima aveva scritto la stessa frase prima di morire: "uomo senza volto, da te mi farò prendere". Le indagini proseguirono per anni, ma il mistero sembrava sempre più irrisolvibile. La paura e il terrore pervadevano la cittadina mentre il numero delle vittime continuava a salire.

CAPITOLO 5: IL LIBRO NERO:

Nel 2012, lo sceriffo Brian Malik, di servizio presso la caserma di Springfield, si trovò a rovistare tra i vecchi fascicoli della libreria della caserma durante una notte tempestosa. Tra la polvere e la ruggine, trovò un libro tutto nero, le cui pagine erano anch'esse nere.


Sfogliandolo con attenzione, scoprì una pagina particolare con scritte bianco-giallognole: "L'uomo senza volto a voi infesterà, a voi perseguiterà, a voi ucciderà, a voi tormenterà. Anche nelle pene dell'inferno di me non ti libererai. La testa ti monterai, la tua testa impazzirà."

Più avanti, la scritta continuava: "Se maledizione vuoi togliere, recita: 'Uomo senza volto che segui, perseguiti, uccidi, devi andare via poiché il nostro cuore e la nostra anima di te non hanno più bisogno, per favore.'"

CAPITOLO 6: LA SOLUZIONE FINALE:

Sconcertato, lo sceriffo Brian Malik comprese la gravità della situazione e decise di mostrare il libro al vicesceriffo Jhon Monreo, così La notte del 31 ottobre, mentre il vento ululava e la tempesta infuriava, Jhon si preparò per il rituale. Accese una candela e, con voce tremante ma determinata, iniziò a recitare: "Uomo senza volto che segui, perseguiti e uccidi, andar via tu devi."

La temperatura nella stanza scese drasticamente e la fiamma della candela vacillò. Jhon continuò a recitare le parole del libro, nonostante la paura crescente. Improvvisamente, un'esplosione di luce riempì la stanza e l'uomo senza volto apparve davanti a lui. Con grande determinazione, Jhon continuò a recitare il rituale.

"Poiché il nostro cuore e la nostra anima di te non hanno più bisogno, per favore," ripeté con voce ferma. 
Il vicesceriffo cade per terra in preda a convulsioni e attacchi di panico, sembra non esserci speranza per lui.
La figura dell'uomo senza volto iniziò a dissolversi, come fumo al vento, fino a scomparire completamente.

CAPITOLO 7: LA FINE DELL'UOMO S SENZA VOLTO:

Quando Brian si riprese dallo sforzo, il terrore sembrava svanito. La caserma, ora illuminata, non sembrava più opprimente. La maledizione sembrava finalmente spezzata e la calma tornò a Springfield. La comunità iniziò a riprendersi dal lungo periodo di paura e angoscia.

CAPITOLO 8: IL RITORNO DELL'OSCURITÀ:

Nonostante la pace apparente, la morte di John Monroe aveva lasciato cicatrici indelebili. Lo sceriffo Brian Malik e il vicesceriffo Jhon Monreo divennero degli eroi, ma la verità su quanto fosse costata la loro vittoria rimase nascosta. La storia dell'uomo senza volto, pur se sembrava conclusa, divenne leggenda e monito per le generazioni future. Ogni tanto, le persone di Springfield si chiedevano se davvero l'oscurità fosse stata cacciata o se, in qualche angolo oscuro della loro città, l'ombra di quell'entità maledetta continuasse a celarsi, pronta a tornare.

CAPITOLO 9: LA PACE RITROVATA:

Con il passare degli anni, Springfield cercò di dimenticare i giorni di terrore e dolore che avevano afflitto la città. Ma il ricordo dell'uomo senza volto rimase una cicatrice nella memoria collettiva. Ogni notte tempestosa, alcuni continuavano a raccontare storie di un'ombra senza volto che camminava tra le strade, come un monito che anche il male più oscuro può essere sconfitto, ma non sempre dimenticato.

CAPITOLO 10: LA RINASCITA:

La morte di John Monroe scosse profondamente la comunità di Springfield. Lo sceriffo Brian Malik era determinato a scoprire la verità. Nonostante la paura che serpeggiava tra gli abitanti, continuò a investigare, sperando di porre fine al terrore dell'uomo senza volto una volta per tutte.

CAPITOLO 11: LA SCOPERTA DI BRIAN:

Brian iniziò a scavare nei vecchi archivi della caserma, cercando qualsiasi informazione che potesse aiutarlo a comprendere meglio il mistero. Tra i vecchi fascicoli, trovò una serie di articoli di giornale che risalivano agli anni '50, riportanti storie simili a quella di Rose Smith.


Ogni vittima aveva scritto la stessa frase prima di morire, e ogni caso era stato archiviato senza soluzione.

CAPITOLO 12: LA CONNESSIONE:

Brian notò un dettaglio comune in tutti gli articoli: tutte le vittime avevano avuto a che fare con un uomo misterioso, sempre descritto come privo di volto e vestito di nero. In uno degli articoli più vecchi, trovò il nome di un investigatore privato, Thomas Grey, che sembrava aver indagato su uno di questi casi. Decise di contattare i discendenti di Grey per vedere se potevano fornire ulteriori informazioni.

CAPITOLO 13: L'EREDITÀ DI GREY:

Brian riuscì a rintracciare il nipote di Thomas Grey, Michael. 
Michael gli rivelò che suo nonno aveva lasciato un diario dettagliato delle sue indagini sull'uomo senza volto. Nel diario, Thomas descriveva i suoi tentativi di scoprire l'identità dell'uomo e le sue teorie su un'antica maledizione che sembrava legare l'entità alle sue vittime.

CAPITOLO 14: IL DIARIO DI THOMAS GREY:

Nel diario, Thomas Grey scriveva di un'antica leggenda che parlava di un uomo maledetto, condannato a vagare per l'eternità, privo di volto e anima. Questa maledizione poteva essere spezzata solo attraverso un rito specifico, simile a quello che John Monroe aveva tentato di eseguire. Tuttavia, il diario menzionava che il rito doveva essere compiuto con un cuore puro e privo di paura, altrimenti avrebbe peggiorato la situazione.

CAPITOLO 15: IL PIANO DI BRIAN:

Armato di queste nuove informazioni, Brian decise di tentare il rito un'ultima volta. Sapeva di dover trovare qualcuno con un cuore puro, qualcuno che non fosse stato toccato dalla paura o dal terrore dell'uomo senza volto. Dopo molte riflessioni, si rese conto che l'unica persona che poteva fare questo sacrificio era lui stesso.

CAPITOLO 16: LA NOTTE DELLA VERITÀ 

Brian preparò tutto per il rito. Sempre la notte del 31 ottobre, con una tempesta in arrivo, si chiuse nella caserma, accese una candela e iniziò a recitare le parole del libro nero.


"Uomo senza volto che segui, perseguiti e uccidi, andar via tu devi, poiché il nostro cuore e la nostra anima di te non hanno più bisogno, per favore."

CAPITOLO 17: LA FINE DELL'UOMO SENZA VOLTO:

Mentre recitava le parole, la temperatura nella stanza calò bruscamente. La fiamma della candela vacillò, ma Brian continuò senza esitazione. All'improvviso, un'esplosione di luce riempì la stanza e l'uomo senza volto apparve davanti a lui. Brian sentì un'ondata di terrore invaderlo, ma mantenne la calma e continuò a recitare.

"Poiché il nostro cuore e la nostra anima di te non hanno più bisogno, per favore," ripeté con voce ferma. La figura dell'uomo senza volto iniziò a dissolversi, come fumo al vento, fino a scomparire completamente.

CAPITOLO 18: UN NUOVO INIZIO:

Quando tutto fu finito, Brian crollò al suolo, esausto ma sollevato. Sentiva che l'uomo senza volto era finalmente andato via. Le luci si riaccesero e la caserma sembrava più luminosa di quanto non fosse mai stata. La maledizione era spezzata.

CAPITOLO 19: LA PACE RITROVATA:

Le morti misteriose cessarono e la comunità di Springfield iniziò a riprendersi dal terrore che l'aveva afflitta per così tanto tempo. Lo sceriffo Brian Malik divenne un eroe locale, anche se pochi conoscevano davvero il sacrificio che aveva fatto. In cuor suo, sapeva che la battaglia contro l'uomo senza volto era stata vinta, ma il ricordo di quella figura inquietante non l'avrebbe mai abbandonato completamente.

E così, la storia dell'uomo senza volto divenne leggenda, tramandata di generazione in generazione, un monito per ricordare che anche il terrore più oscuro può essere sconfitto con coraggio e determinazione.

O forse, non resterà una leggenda, ma una realtà stampata nei cuori.

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